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Nella vita di Serena c'è un momento speciale. Venti minuti di anarchia, durante i quali può pensare senza porsi limiti, senza preoccuparsi di ciò che verrà domani. Sono i venti minuti di strada da casa al lavoro, mentre la macchina corre veloce lungo la strada e attraverso il finestrino il vento porta con sé l'odore del sole e del mare. Serena guida. E canta a squarciagola. Nelle restanti ventitré ore e quaranta minuti della giornata, Serena è travolta dalle mille incombenze di una vita divisa in due metà, che non sempre vanno d'accordo l'una con l'altra: trentenne studiosa in carriera, madre e moglie. A casa, a Lanuvio, l'aspettano Agnese, otto anni e un sorriso adorante sempre disegnato in viso, e Fabrizio, l'uomo di cui è innamorata sin dai tempi del liceo. A Roma, negli austeri corridoi della Sapienza, Serena insegue un sogno cui, anno dopo anno, ha sacrificato tutta sé stessa. Un posto da ricercatrice universitaria. Un sogno che, d'un tratto, sembra destinato a svanire. Eppure un'ultima occasione c'è. Inattesa, spiazzante. Quando riceve la proposta di un prestigioso ateneo americano Serena ha la possibilità di partire per gli Stati Uniti con Agnese e Fabrizio e di lasciarsi tutto alle spalle: le frustrazioni, i raccomandati, i contratti a tempo determinato. Ma partire significa anche dire addio alle corse con Fabrizio e Agnese sulla spiaggia di Anzio, agli amici di una vita, ai luoghi in cui ha trascorso l'infanzia. E mentre Fabrizio sembra non voler rinunciare a tutto quanto...